Carlo Pisani
Prof. ord. dell’Università di Roma “Tor Vergata”
“NON TUTTI I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI SONO UGUALI”: LA VERITÀ DISVELATA DA CORTE COST. N. 7/2024 E LE SUE RICADUTE
in Argomenti di Diritto del Lavoro, n. 3/2024
Sommario: 1. La effettiva portata della sentenza della Corte costituzionale n. 7/24. 2. Il forte richiamo della Corte costituzionale alla gradualità dei regimi sanzionatori e alla loro valutazione globale. Risvolti in materia di prescrizione. 3. Le ricadute dei principi affermati dalla sentenza della Consulta anche per le assunzioni ante 7 Marzo 2015 in materia di licenziamento per motivo oggettivo.
Abstract: Il contributo esamina l’effettiva portata della sentenza della Corte costituzionale n. 7 del 2024, che ha ritenuto legittimo il c.d. “doppio binario”, e cioè le differenti tutele contro il licenziamento ingiustificato previste per i lavoratori assunti a partire dal 7 marzo 2015 dal d. lgs. n. 23/15. A tal fine viene analizzato il principio della gradualità dei regimi sanzionatori e quello della loro valutazione globale, messi in risalto dalla Consulta nella suddetta sentenza. Più in particolare, si ritiene che essi possano incidere sia nella riflessione sul decorso della prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore, sia, soprattutto, sulla differenziazione di tutele nell’ambito del licenziamento per motivi oggettivi ingiustificato, ai fini dell’applicazione della tutela indennitaria nei casi in cui sussista la effettiva soppressione del posto, ma non sia stata raggiunta la prova piena della impossibilità assoluta del repêchage, specie verso mansioni inferiori.
Abstract: The paper examines the actual scope of Constitutional Court ruling No. 7 of 2024, which deemed legitimate the so-called “double track,” namely the different protections against unjustified dismissal provided for workers hired as of March 7, 2015 by Legislative Decree No. 23/15. To this end, here is analyzed the principle of gradualness of penalty regimes and the principle of their comprehensive evaluation, highlighted by the Supreme Court in the above judgment. More specifically, they are believed to have an impact both in the consideration of the running of the statute of limitations for workers’ compensation claims and, more importantly, on the differentiation of protections in the context of unjustified dismissal on objective grounds, for the purpose of applying indemnity protection in cases where there is actual elimination of the job, but full proof of the absolute impossibility of repêchage has not been achieved – especially to inferior duties.