di Carlo Pisani
Il diritto del mercato del lavoro, XXV 2/2023
Edizioni Scientifiche Italiane
Sommario: 1. La valenza ‘politica’ delle sentenze della Corte costituzionale. – 2. Gli sconfinamenti della giurisprudenza costituzionale nell’età della giurisdizione. – 3. Le nuove disarmonie e le lacune di collisione da stratificazione delle tutele. – 4. Il ‘super-monito’ della Consulta riguardante le tutele nelle piccole imprese.
Riassunto. Il saggio propone una visione di sintesi degli interventi della Corte costituzionale che hanno profondamente inciso nella riforma dei regimi sanzionatori attuata dal legislatore nel 2012 e nel 2015. Viene esaminato il profilo ‘politico’ di tali pronunce, considerati i loro effetti che tendono a ribaltare precise scelte del legislatore in relazione alla certezza ex ante del costo del licenziamento ingiustificato e alla differenziazione sanzionatoria a seconda della gravità del vizio del recesso. Questa controriforma viene inquadrata nella più ampia tendenza del giudice delle leggi agli sconfinamenti in materie che dovrebbero essere riservate alla discrezionalità del legislatore, fino a configurare una alterazione del sistema della divisione dei poteri. Inoltre, vengono analizzate le nuove contraddizioni che scaturiscono da tali sentenze; in particolare: di aver voluto perseguire una finalità di personalizzazione del danno usando criteri tipici invece delle sanzioni; di aver ampliato le diseguaglianze per quanto concerne le tutele tra lavoratori assunti prima e dopo il 7 marzo 2015 in relazione al licenziamento ingiustificato per motivi oggettivi; di aver equiparato, sempre sotto il profilo dei rimedi, il licenziamento ingiustificato per motivi oggettivi e quello per motivi soggettivi.
Summary. The essay offers a summary view of the interventions of the Constitutional Court that profoundly affected the reform of sanctioning regime implemented by the legislature in 2012 and 2015. It examines the ‘political’ profile of these pronouncements in view of their effects, which tend to overturn precise choices of the legislature in relation to the ex-ante certainty of the cost of unjustified dismissal and the differentiation of penalties according to the seriousness of the defect of the withdrawal. This counter-reform is framed in the broader tendency of the judge to encroach on matters that should be reserved for the legislature, to the point of configuring an alteration of the system of the division of powers. In addition, new contradictions arising from these judgements are analyzed. More specifically: wanting to pursue an aim of customization of damages by using typical criteria instead of sanctions; having widened the inequalities of protection between workers hired before and after 7 March 2015 in relation to unjustified dismissal on objective grounds; having placed – in terms of remedies – unjustified dismissal for objective grounds on an equal footing with dismissal for subjective grounds